AIGI: Comunicato stampa del 24-01-2024

L’associazione AIGI, che raggruppa tutte le aziende dell’indotto del territorio, ha compiuto in questi mesi tutti i passaggi istituzionali del caso per denunciare la situazione di allarme in cui versa Acciaierie d’Italia.

Non in ultimo per l’aggravarsi della situazione di emergenza dello stabilimento, nota alle cronache nazionali, è scesa in campo per protestare e porre dei presidi da parte del personale presso le portinerie di Acciaierie d’Italia al fine di dare esclusivamente un chiaro segno di protesta contro la gestione dello Stabilimento da parte del socio industriale Arcelor Mittal e del suo management, la quale lo ha condotto nello stato di crisi in cui versa, cosi come ribadito in sede istituzionale dal Ministro Urso e da parte del sottosegretario Mantovano.

Pertanto, l’interruzione di tutte le attività proclamata da tutte le aziende operanti all’interno dello stabilimento e del porto, è volta al solo fine di tutelare la sopravvivenza di tutte le aziende dell’indotto che attendono ancora da mesi di ottenere quanto dovuto a fronte del lavoro svolto sino ad ora. 

Acciaierie d’Italia, infatti, continua a non pagare le fatture dei suoi fornitori e l’attuale management, in questo momento, è l’unico responsabile, in quanto è l’unico soggetto in grado di garantire il pagamento delle fatture, propedeutico allo svolgimento delle attività di manutenzione e prosecuzione delle attività produttive dello Stabilimento. 

L’indotto, unico soggetto che ha dimostrato senso di responsabilità in tutti questi anni, nonostante le condizioni commerciali imposte e insostenibili da parte del Socio Privato, sicuramente non è responsabile dell’eventuale spegnimento dello stabilimento, ormai imminente.

Auspichiamo quindi da parte del Governo, storicamente vicino alle posizioni imprenditoriali del territorio, una ripresa immediata dell’interlocuzione con l’indotto al fine di scongiurare gli effetti nefasti derivanti dall’eventuale amministrazione straordinaria così come perpetrato da governi di colore diverso nel 2015.

Ringraziamo le sigle sindacali per la vicinanza e la solidarietà dimostrate verso le nostre istanze condividendo la gravità della situazione.

Distinti saluti.


Il Presidente 

Ing. Fabio Greco

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